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Attualità | 08 gennaio | 18:00

"Almeno 5 milioni di italiani hanno difficoltà a vedere i canali Rai", ma non solo. Dalle montagne nasce una lettera rivolta ai vertici dell'Azienda

Uncem e numerosi sindaci e amministratori di comunità e unioni montane hanno spedito una lettera ai vertici Rai con la richiesta di "aumentare l’impegno verso le aree montane e rurali del Paese, di far crescere l’attenzione alla montagna e ai Comuni"

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Uncem e numerosi sindaci e amministratori di comunità e unioni montane hanno spedito una lettera ai vertici Rai con la richiesta di "aumentare l’impegno verso le aree montane e rurali del Paese, di far crescere l’attenzione alla montagna e ai Comuni".

Il fine è anche e soprattutto quello di sensibilizzare sulle tante sfide che oggi si trovano ad affrontare i paesi montani.

La lettera è strutturata in otto punti, che riportiamo qui di seguito:

 

 

Copertura del segnale radiotelevisivo

Troppe persone in Italia non vedono la Rai. Almeno 5 milioni di italiani hanno difficoltà a vedere sul proprio televisore i canali Rai e l'intero bouquet televisivo. Centinaia di impianti di trasmissione di proprietà degli Enti locali sono stati dismessi. Comprare il tv-sat, la parabola e tutto il resto, ha rappresentato un costo maggiore, che nelle aree montane, residenti e proprietari di seconde case, hanno dovuto affrontare loro malgrado. Di fatto si sono evidenziate così sperequazioni e sovracosti. Nella legge di bilancio 2024 ci sono state risorse economiche utili - 430 milioni di euro! per migliorare la copertura - ma occorre capire per cosa e come verranno spese. Siamo disponibili e pronti a lavorare Voi e con i Ministeri. Le montagne che dovranno avere nuovi e migliori segnali e ripetitori. Uncem ha lavorato con il CTO Rai per individuare anche nuove soluzioni tecnologiche per i territori. Funzionano e vanno esportate. Oggi, centinaia di Enti territoriali montani italiani - Comuni, Comunità montane, Unioni montane di Comuni - sono ancora proprietari e gestiscono, fanno manutenzione a decine di impianti radio-televisivi per la diffusione del segnale radio-tv. Non ci fossero sarebbero almeno 10 milioni gli italiani che non vedrebbero i canali Rai e l'intero bouquet televisivo. Forse più. Gli Enti montani hanno sempre gestito quei ripetitori nell'interesse dei cittadini, è chiaro, ma anche della Rai. Nell'interesse del Paese. Investite in nuovi impianti, per evitare l'interruzione di pubblico servizio a causa dell'impossibilità di manutenzione straordinaria sugli impianti. Le sperimentazioni avviate con la Direzione tecnica, con il CTO Rai, con Rai Way, con il Centro Ricerche Rai, devono continuare.

 

Tgr in tempi raddoppiati

L'informazione regionale è importantissima per i territori e per gli Enti locali. Il Tgr è decisivo, prezioso, diretto, intenso. È vero servizio pubblico che differenzia la Rai da altre aziende e crediamo che il Tgr possa essere esteso nei tempi, almeno nelle due edizioni delle 14 e delle 19,30. Rendiamolo più forte. Bene Buongiorno Regione, Petrarca, Leonardo e tutti gli approfondimenti. Di qualità, moderni. Efficaci. La Rai investa sul Tgr. Investa molto. Ci creda di più. Faccia di più per le redazioni territoriali regionali. Come già avviene in alcune Regioni italiane, il tempo del Tgr è raddoppiabile, con maggior numero di servizi, approfondimenti, inchieste, analisi dei territori. Siamo a disposizione per creare contenuti, individuare notizie, coinvolgere gli Enti locali. L'informazione è la fonte della coesione. Il Tgr è modello europeo. Servizio pubblico vero. La Rai è Tgr.

 

Digitalizzazione

Il digital divide è una grande emergenza del Paese. 4800 le segnalazioni di territori italiani senza segnali mobili per telefonare e mandare messaggi o navigare sul proprio smartphone. Non si vede in troppe aree la tv e gran parte del territorio montano italiano naviga ancora in internet a velocità non adeguate e in linea con gli altri Paesi UE, oltre che molto più basse rispetto alle zone urbane - nonostante l'efficace FWA e una banda ultralarga che sta arrivando drammaticamente troppo lentamente sui territori, spaccando strade e senza poi entrare nelle case, restando nei tombini e non dando connettività vera. I piani BUL. Italia 1Giga e Italia 5G sono importantissimi. Costruiamoli. Lo abbiamo capito nel corso della pandemia, tra telelavoro e dad, call e zoom: le linee wi.fi, FWA, sono fondamentali in montagna, per navigare, lavorare, fare intrattenimento, vedere la tv. Ma le sperequazioni emergono oggi ancora con forza. Sul 5G e sul 6G non vogliamo rimanere nel "piccolo mondo antico". I Comuni che dicono NO sbagliano profondamente. Vogliamo con Voi innovazione e digitalizzazione. Puntiamo insieme su intelligenza artificiale, smart factory, makers, fab lab, imprese e scuole avanzate, con aule immersive e strumenti finanziati dal PNRR in accordo con gli Enti locali. Non basta rifare siti internet e avere i dati in cloud senza cybersecurity che generiamo anche "formandoci", con il servizio pubblico. Con Rai possiamo fare un lavoro congiunto per portare infrastrutture di rete e soprattutto una nuova digitalizzazione, nuove competenze e piattaforme. Formazione, racconto sul piccolo schermo del cambiamento.

 

Per le lingue madri

Le minoranze linguistiche in Italia non sono sub-cultura. Sono emblematiche della storia e delle tradizioni di molti territori, in particolare montani. Le minoranze linguistiche sono "lingue madri". La Rai potenzi le trasmissioni a diffusione locale in lingua minoritaria. Lo prevede la legge nazionale 482/1999, ma in un articolo mai attuato. È il momento giusto, per aumentare la vicinanza della Rai alle comunità dei territori. La Rai contribuisca con noi, con Uncem e con i Comuni, alla attuazione in Italia della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.

 

Tgr Montagne e LineaBianca, eccellenze

Quando è stato chiuso Tgr Montagne, unico tg in Europa dedicato alla montagna e ai territori, abbiamo una mobilitazione inascoltata dai vertici Rai di allora. È stata una scelta negativa. Tgr Montagne deve essere riattivato con uno spazio importante in prima o seconda serata, una edizione la settimana, un tg di approfondimento e storie. Riaprite Tgr Montagne.

Anche LineaBianca deve essere parallelamente rafforzato. Ha innestato un buon modo di raccontare la montagna, parallelo a LineaVerde e a LineaBlu, e va reso stabile tutto l'anno. Non solo neve e cime, relax e passeggiate. Ma paesaggi, territori, comunità, futuro, paesi veri e vivi. LineaBianca e Tgr Montagne sono la Rai sui territori nei contenuti e nel racconto al grande pubblico.

LineaBianca non può essere il sabato mattina! Venga spostato in altra miglior fascia!

 

Formazione-informazione con gli Enti

Facciamo insieme formazione, oltre che informazione, agli Enti locali. Cosa è una notizia, cosa sono un racconto e una "storia"... Abbiamo bisogno di formazione per Sindaci e Amministratori locali. Sulla comunicazione, perché nei Comuni, in particolare piccoli, dobbiamo imparare a comunicare meglio, a raccontarci meglio. Rai è azienda che fa cultura. E in questo sta un lavoro inclusivo che deve coinvolgere anche le Emittenti locali e regionali. Pensiamo a "il Provinciale", a "Presadiretta", a "I dieci comandamenti", a "Generazione bellezza": insieme facciamo una nuova tv. Facciamo tv dai territori, dei territori. La Rai insista e creda in quelle trasmissioni che vanno sui territori. Investa molto. Le promuova in prima serata. Le renda portanti nei palinsesti. Sono pezzi di Italia in tv. Vera Italia raccontata dalla Rai.

 

Sezione Piccoli Comuni e Montagne sul nuovo sito Rai di informazione

Il nuovo sito di informazione Rai non avere una sezione "Piccoli Comuni e Montagne". Uno spazio dedicato alle notizie e alle storie dei territori. Costruiamolo insieme. Storie e notizie non mancano.

 

Docufilm sulla vita e sul futuro delle montagne

Rai Fiction, Rai Cultura... produciamo docufilm, o anche una "serie-tv" sui mestieri, sulla vita, sui paesi vivi e sul futuro delle montagne. Raccontiamo le vere montagne, senza luoghi comuni o stereotipi. Così usciamo da "Heidi" e da un po' di ignoranza che purtroppo annacquano la montagna troppo spesso raccontata come baite e gerani, boschi intoccabili fauna amica sempre, oppure alpinismo ed escursionismo, turismo un po' attempato. I territori sono molto altro. Sono turismo di qualità, sostenibilità, green communities, economie difficili zootecniche e agricole, produzioni faticose agroalimentari di alta qualità, borghi da comporre e da rendere vivi, comunità che fanno cooperative e produzione, lavoro, riorganizzazione di servizi, nuove scuole, nuovi trasporti, nuova sanità territoriale affrontando la mancanza di medici e pediatri di base, impegno politico per plasmare norme e qualità di opportunità. Montagna è anche fuga di famiglie, verso il basso purtroppo, perché non ci sono asili nido, ritorno perché la crisi la vinciamo lì, funerali di "colonne" dei territori e nascite. Rai sa bene che "il vento ha fatto il suo giro" e i riflettori che dobbiamo accendere non sono quelli di una ricostruzione di un villaggio riprodotto a Cinecittà, bensì luci sui paesaggi plasmati dalla forza delle comunità sulle Alpi, sugli Appennini, nelle Isole. Raccontiamo la montagna vera, con le sue specificità territoriali, in un docufilm o in una serie-tv. Vinciamo così luoghi comuni e stereotipi.

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